
Marca: Kramer
Modello: 22 KB
Cilindrata: 1620 cc
Cilindri: 2
Potenza: 22 cv
Carburante: gasolio
Peso: 1170 Kg
Anno: 1953
Proprietario: Ivan Pasta
STORIA
Emil Kramer nel 1925 progettò e costrui’ la prima falciatrice a motore,
antenata del trattore ed equipaggiata con motore Dkw a benzina erogante
quattro cavalli.
Questa macchina è oggi considerata una pietra miliare del settore,
l’attrezzo che diede poi origine allo sviluppo delle falciatrici
meccaniche. Emil Kramer fu affiancato nel progetto e nella realizzazione
dai fratelli Hans, Karl e Franz, e la macchina ebbe un tale successo da
permettere alla neonata “Kramer” di alzare il tiro e di proporre già
nel 1932 il suo primo trattore agricolo, un mezzo equipaggiato con un
motore a vapore Gulder che si muoveva su ruote di ferro. Queste ultime
l’anno successivo furono sostituite da pneumatici e anche la macchina
venne rivista dando origine a un secondo modello commercializzato con il
nome di “Allesschaffler”, in italiano “Tuttofare”. Sfortunatamente
Emil, il fondatore, non riuscì però a vederlo. Venne infatti a mancare
giovanissimo, nel 1932, lasciando l’Azienda nelle mani dei fratelli che,
con largo anticipo sui tempi moderni, decisero di gestire il marchio in
termini di qualità. A parte i motori, acquistati da Dkw, Gulder, Deutz,
Standard o Mwm, tutti i componenti dei trattori furono costruiti in
casa, con una cura del particolare che, nel tempo, divenne quasi
maniacale. Grazie a questa impostazione l’Azienda visse un periodo di
grande successo dalla metà degli Anni 30 fino al settembre 1939, anni in
cui furono prodotti di ben dieci mila trattori la maggior parte dei
quali costituita dai modelli “K12” e “K18”.
Proprio in quel periodo venne acquistata anche una nuova sede, a
Uberlingen, sul lago di Costanza, che si affiancò allo stabilimento
originario di Gutmadingen. L’ascesa sarebbe probabilmente continuata a
lungo se la Seconda Guerra Mondiale non avesse imposto i suoi drammatici
paletti. Molti dipendenti vennero chiamati alle armi e la richiesta di
macchine agricole scese drasticamente.
Kramer nonostante questo reagì, tant’è che dal 1942 iniziò a produrre
trattori equipaggiati con motori a gasogeno per aggirare i divieti
imposti da Adolf Hitler circa la possibilità di usare combustibili
liquidi nell’agricoltura. Ne realizzò più di mille e 100 unità, ma
ancora una volta dovette vedersela con la sorte avversa, rappresentata
dai danni provocati dalle truppe francesi alle strutture produttive
produttive e, soprattutto, dalla morte di uno dei fratelli, Franz,
caduto in battaglia.
Solo dal 1948 poté quindi riprendere pienamente la produzione inserendo
nella gamma il modello “K28”, il primo trattore equipaggiato con un
cofano motore e sotto al quale si celava un motore raffreddato ad aria
capace di erogare ben 28 cavalli.
Due anni più tardi tale unità venne sostituita con un diesel raffreddato ad acqua e ciò avviò
la produzione degli storici modelli “Kb 22”, “Kb 33” e “K45” che entrarono in concorrenza con i Lanz e gli Hanomag.
Nel 1967, invece, fu la volta del primo trattore a trazione integrale,
un mezzo che proponeva anche i freni idraulici e un angolo di sterzata
di sessanta gradi, prestazione questa che ancora oggi molti trattori si
sognano.
Proprio la ricerca dell’innovazione e della qualità però finì col
riflettersi negativamentesul prezzo delle macchine che, lentamente,
iniziarono a proporsi con quotazioni sempre più fuori mercato. Ne derivò
un inevitabile calo delle vendite che nel 1973 portò Kramer, nel
frattempo diventato un Gruppo industriale di rilevanza internazionale e
orientato alla costruzione di sollevatori telescopici e di macchine
movimento terra, a dismettere la produzione dei trattori.